Verso la fine della sua vita p. Dehon ebbe a dire che avrebbe voluto essere missionario, ma che, se non aveva potuto esserlo personalmente, lo era stato attraverso i suoi missionari.
La prima missione dei pp. Dehoniani fu in Ecuador dal 1888 al 1896: una esperienza che durò solo otto anni, perché il governo massonico espulse tutti i missionari. Tra questi c’era p. Gabriele Grison il quale, espulso dall`Ecuador, andò nel 1897 nel Congo belga dove sarà il primo vescovo della Prefettura di Stanleyville.
Padre Dehon era criticato perché, con il suo attivismo, sembrava non curare abbastanza la formazione dei suoi religiosi. Queste critiche arrivarono anche al card. Gotti, prefetto dell’allora Propaganda Fide, il quale rispose: “Io non so se i Sacerdoti del S. Cuore sono dei veri religiosi, so però che sono degli ottimi missionari”. E volle presiedere lui stesso all’ordinazione episcopale di mons. Gabriele Grison nel 1908.
Oggi la missione dehoniana nella Repubblica democratica del Congo viene considerata, a buon diritto, la missione storica per i Dehoniani di tutto il mondo.
Nel 1974 i Dehoniani del Centro-Sud Italia danno inizio direttamente a un’attività missionaria nel Madagascar. Qui il lavoro non è solo di evangelizzazione, ma, con l’ausilio del movimento di volontariato LTM (Laici per il Terzo Mondo), creano dei progetti di sviluppo per il territorio di Imerimandroso a 300 Km a nord della capitale Tananarive.
Successivamente lo sguardo si allarga alla vicina Albania. Caduto il regime comunista, dalla vicina Puglia, dove risiedono alcune comunità dehoniane, sono partiti, agli inizi degli anni ’90, i primi missionari per la terra delle aquile.
L’attività missionaria è una delle attività più importanti dei Padri Dehoniani. P. Leone Dehon ha voluto che i suoi figli avessero per confini il mondo.